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L'iperindividualismo contemporaneo costituisce una sfida per la Chiesa e per la società, soprattutto a motivo della dissoluzione dei legami sociali ch'esso comporta. La ricerca qui presentata verte sulla messa a punto di una risposta a questo fenomeno culturale che sorga dalla presenza stessa della Chiesa nella società. Alla descrizione del decorso del pensiero individualistico, condotta attraverso un'analisi genealogica che procede da Guglielmo di Ockham fino a Friedrich A. von Hayek, passando per Thomas Hobbes, John Locke e Adam Smith, segue il confronto critico con alcuni dei più incisivi esponenti della contemporanea teologia post-liberale (Stanley Hauerwas, John Milbank e William T. Cavanaugh). Attingendo al pensiero di san Tommaso d'Aquino e al contributo dell'attuale ricerca sociologica, il volume intende mostrare come la deriva individualistica occidentale possa essere arginata attraverso la generatività che 'ridonda' dalla vita di grazia della Chiesa, in vista di una feconda cultura della fraternità. «Concretamente» scrive Mauro Magatti nella Postfazione «ciò significa che, di fronte ai difficili passaggi d'epoca in cui siamo immersi, la Chiesa è chiamata a recuperare il suo volto originario, materno e accogliente, capace di tessere unità a partire dalle differenze».